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Cogliere l’attimo: la fotografia sportiva

Cogliere l’attimo: la fotografia sportiva. Raccogliere l’attimo fuggente è la condizione basilare della fotografia sportiva. Riuscire a beccare l’emozioni nei loro istanti rappresentati dagli sguardi affranti o felici degli sportivi, catapultano il fotoamatore e l’ osservatore nello scenario sportivo quasi come fossero i protagonisti del momento. La fotografia in generale è metafora di vita e se lo scatto è fatto bene riesce a commuovere  lo scrutatore e questa piccola nozione riguarda anche la fotografia in generale. Tuttavia effettuare scatti di questo genere non è facile poichè bisogna avere un’attrezzatura specifica ed inoltre il fotografo deve avere la capacità di prevedere le “mosse del soggetto” per cogliere il miglior scatto. Deve amare ciò che scatta per creare la foto nella sua mente in untempo velocissimo e poi trasmetterla realmente. Premettendo che per scattare al meglio occorre essere a bordo campo o a bordo pista per avere un maggiore impatto visivo, l’attrezzatura adatta varia dallo sport che si vuole immortalare. In generale è consigliato usare i teleobiettivi ( più lunghi sono meglio è) e siccome ottenere i permessi di stare a bordo campo o pista non è semplicee, questo genere di obiettivi è destinato alle gare sopra citate. Un 500mm con apertura focale f/4 sarebbe l’ideale ma essendo magari troppo costoso si può optare sui tele più economici che variano dai 150mm ai 400mm. Per le gare da strada  o il ciclismo invece si può prendere in considerazione l’ottica grandangolare. Altri sport definiti indoor quali pallavolo o pallacanestro è ottimale un semplice 70-200 mm meglio se con un’apertura focale pari a f 2/8 dato che potrebbe esservi un’illuminazione scarsa. In questo genere di scatti è fondamentale la nitidezza e per evitare che ciò accada è opportuno avere con sè il monopiede essendo più facilmente utilizzabile. Affinchè ciò accada bisogna impostare tempi di scatto rapidi in quanto i movimenti stessi sono rapidi ed è basilare cogliere  quell’attimo fuggente che permetterà di congelare l’emozione. Ad onor del vero il tempo di scatto minimo consigliato è pari a 1/250s fino ad arrivare a 1/8000s. Altre volte invece si possono usare tempi relativamente lunghi, ad esempio per ottenere un panning, seguendo l’atleta con la fotocamera durante lo scatto  o di ottenere il “mosso artistico”. La sensibilità dell’ ISO deve essere bassa, fino a 400 per garantire meno rumore (anche se nella fotografia sportiva, il rumore quando non è eccessivo ha la sua gradevolezza). Qualora il rumore sia eccessivo lo si può attutire in post produzione col bianco e nero emulando la grazia delle pellicole ad altà sensibilità di una volta. In ultima analisi, bisogna far attenzione alla luce naturale e artificiale. Nel caso in cui si scatti in formato JPG, occorre bilanciare il bianco manualmente poichè la misurazione del bianco automatico non è sempre ottimale. In formato RAW non vi sono particolari insidie poichè il bianco si può modificare in fase di produzione. A prescindere del genere di fotografia, quest’ultimo formato garantisce sempre una qualità eccelsa. Cogliere l’attimo: la fotografia sportiva raccolta nell’immagine delle sue emozioni.

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