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Fotografi estremi: cacciatori di fulmini

Fotografi estremi: cacciatori di fulmini . Fotografare fulmini non è da tutti perchè richiede quattro caratteristiche: Pazienza, determinazione, spirito di avventura e profonda conoscenza della reflex. Fotografare un fulmine comporta delle difficoltà dettate dall’imprevedibilità di questo affascinante fenomeno. Bisogna capirne di luci e di intensità delle stesse. Adesso vi raccontiamo come agisce un cacciatore di Fulmini:

Per prima cosa bisogna entrare in contatto con una stazione meteo che possa comunicare lo spostamento e la direzione della tempesta perchè, per ritrarre i fulmini, bisogna sempre trovarsi nella direzione opposta a quella del temporale stesso. Il motivo è molto semplice… Bisogna trovarsi nel luogo verso cui le nuvole si stanno dirigendo in modo tale da vedere il fulmine senza stare sotto la pioggia, poichè la pioggia offusca la ripresa rendendo molto sfuocata l’immagine riducendone i dettagli e la precisione. E’ sconsigliato scattare durante la pioggia perchè creerebbe rumore (come succede con i granelli di polvere che oltre ad essere “pericolosi” per la reflex stessa, disturbano l’immagine rendendola meno chiara). Una volta raggiunta la meta ovviamente bisogna montare il cavalletto e preparare rapidamente la macchina con un obiettivo tutto fare come un 18/140 per le apsc o un 24/120 nel caso delle Full Frame. L’obiettivo tutto fare consente al fotografo di lavorare più liberamente senza il vincolo dell’ottica fissa riuscendosi ad adattare a qualsiasi circostanza superando ostacoli, edifici o intralci vari che potrebbero esserci tra il fotografo e il soggetto da fotografare. Adesso vediamo un po come impostare la nostra reflex. Naturalmente il tempo di scatto deve essere molto lungo fino a toccare i 20 secondi (Non oltre perchè se si vede una parte di cielo libera si rischia di movimentare le stelle), ll diaframma bisogna mantenerlo chiuso in caso di elementi da ritrarre assieme ai fulmini e l’iso va sempre adattato fino a quando non si intrappolano i giochi di luce causati dai fulmini stessi. Il momento migliore per beccare il fulmine è dopo il tramonto o durante la notte. Di notte è estremamente affascinante per i colori del paesaggio e dei fulmini stessi. A tal proposito i fulmini si classificano per:

  • IntensitàL’intensità è particolarmente importante per il fotografo perchè da questa dipendono le impostazioni di ISO e tempo di esposizione.
  • Forma: può essere una linea dritta luminosa che punta al suolo o una complessa ramificazione.
  • Colore: Il colore più comune è il bianco ma a volte possono apparire rossi gialli o azzurrini dovute all’atmosfera.

Il paesaggio che si sceglie può essere vario, sempre a discrezione del fotografo. Una volta trovata la location ed impostato la macchina fotografica il segreto è sperimentare cercando sempre elementi diversi che rendono più artistica la fotografia. Fotografare un fulmine da solo è banale, mentre fotografarlo con altri elementi nella foto significa dare vita ad una composizione che raffigura un movimento. Poi è anche una questione di avere una piccola dose di fortuna perchè se ad esempio ci troviamo in un paesaggio dove un fulmine va a cascare su un soggetto in movimento, su un tetto o su un campanile, allora riusciamo ad effettuare uno scatto insuperabile. Ma il bello di questo genere di caccia fotografica è sempre quello di percorrere un viaggio dentro la natura ricco di insidie e di scoperte di ogni genere. Bisogna amarlo per effettuarlo, ma tutto quello che trasforma questo momento in magia sta nel posto in cui ci si ritrova a finire cogliendone l’occasione per godersi uno spettacolo naturale.

3 comments

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