Diego Scaglione e Franco Signorino

Iniziamo a conoscere la fotografia?

Iniziamo a conoscere la fotografia? In copertina vediamo i nostri docenti Francesco Signorino e Diego Scaglione che ci danno qualche nozione per iniziare a conoscere il mondo fotografico. La fotografia è una forma di comunicazione analoga al dialogo verbale, coadiuvata dalla “cattura del  momento”, immortalando quel preciso istante. E’ una forma statica indissolubile nel tempo, proprio come i ricordi. La comunicazione è uno degli elementi fondamentali della vita quotidiana poichè tende a mettere in relazione due o più persone. Come la scultura, la fotografia è una forma d’arte, in quanto attraverso lo scenario, stimola le emozioni, la mente e il corpo, in maniera più chiara. Lo scatto è un’espressione senza limiti, qualsiasi esso sia il soggetto. La bellezza della fotografia è puramente soggettiva e come nel dialogo verbale, l’interpretazione varia da soggetto a soggetto. Seguendo determinate regole e impostando i parametri dello scatto (soggetto,composizione dell’immagine, regola dei terzi, luce, esposizione, profondità di campo), si può ottenere qualcosa in più del semplice scatto. Iniziamo a conoscere la fotografia? Fondamentali per lo scatto sono:

  • Soggetto: è il cuore della fotografia. Bisogna sceglierlo, analizzandolo con cura e immaginando che sia degno di nota nella fotografia, evitando di scattare di impulso, lasciando perdere il fatto di farsi entusiasmare dal fascino che possa trasmettere. Questa è una regola principalmente per la foto paesaggistica ma è una norma per tutti i tipi di scatti.
  • La composizione dell’immagine e la regola dei terzi: nella foto paesaggistica bisogna evitare di mettere la foto al centro. L’ideale è quello di allineare  suddividendo  l’inquadratura con una griglia immaginaria ottenendo tre sezioni orizzontali e tre verticali.
  • La luce: ricordando che fotografia deriva dalla congiunzione di due parole greche photos e graphia (scrivere con la luce) saper scegliere la luce serve a metter in risalto le caratteristiche del soggetto. Nella fotografia paesaggistica, le ore migliori per scattare sono l’alba e il tramonto rendendo più tenue l’immagine. Per chi è alle prime esperienze, è opportuno scattare con il sole alle spalle; per chi ha invece una discreta esperienza, utile è giocare con la luce immortalando il soggetto da diverse angolature. Con l’illuminazione laterale rispetto alla macchina fotografica, si ha il modo di <<catturare>> meglio le ombre.
  • La profondità di campo: si modifica con il piano focale, mettendo a fuoco, il soggetto in primo piano che si vuole fotografare, sfuocando appena il contesto. Il piano focale è l’insieme di punti equidistanti dalla fotocamere che risultano essere messi a fuoco. Esso si regola con il diaframma ed è inversamente proporzionale all’apertura del diaframma, cioè più il diaframma è aperto, minore è il diaframma; viceversa, più il diaframma è chiuso, maggiore è la profondità di campo.
  • L’esposizione: è la quantità di luce che viene incisa sul sensore della macchina fotografica.

Iniziamo a conoscere la fotografia? Queste sono nozioni basilari tecniche ma il segreto sta sempre nell’esercitazione. La comunicazione nella fotografia è arte poichè bisogna coglierne l’essenza, cercando di trasmettere con delicatezza anche l’immagine più cruenta. E’ arte, in quanto il fotografo, più che un autore è un regista. Non a caso, la fotografia, nella comunicazione non sostituisce il dialogo ma lo completa, come nel giornalismo ad esempio, presente in questo settore da più di un secolo. La definisco una forma di dialogo, unica, soggettiva, pulita. A differenza del dialogo verbale, però, questa, molto difficilmente avrà carenza  come succede oggi. Quest’ultimo è in deficit a causa di un eccesso individualismo generato da un uso poco costruttivo dei social media. Scritto da Carmelo Mulone.

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