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Dare dinamicità alla fotografia: l’uso del panning

Dare dinamicità alla fotografia: l’uso del panning. Sfruttando il “mosso” (che tanto si cerca di evitare) nella fotografia, utilizzandolo a favore del fotografo, si può dare alla fotografia la dinamicità. Ciò si ottiene mettendo a fuoco il soggetto in movimento, lasciando la scenografia retrostante mossa. Il tutto come avviene? Il modus corretto affinchè ciò avvenga è possibile attraverso l’uso del “Panning”. Questo termine, sapendo che fotografia e cinema camminano di pari passo, deriva proprio dal dialetto cinematografico descrivendone una rotazione sia orizzontale che verticale, ottenendo così la migliore nitidezza davanti allo sfondo mosso. Tale tecnica è particolarmente adoperata dai fotografi sportivi, utile per beccare l’attimo dei soggetti in movimento. Ne consegue la relativa domanda: come avviene l’uso del panning? Per la buona riuscita della suddetta tecnica, occorre lavorare su parametri fondamentali ovvero diaframma, tempo di scatto, messa a fuoco, obiettivi dall’apertura focale lunga, la velocità e la distanza del soggetto. Le tecniche di scatto vogliono però che si attuino con una modalità di scatto ben precisa e cioè quella di mantenere fissa la posizione delle gambe, ruotando solo il busto, anticipando il movimento del soggetto, mantenendo esso nello stesso punto della messa a fuoco mentre si ci sposta, evitando che il protagonista della fotografia arrivi di fronte al fotografo.

Di seguito la panoramica di una serie di scatti (tutti da provare in base alle vostre esigenze di scatto e movimenti dei soggetti):

  • Per un’auto o una moto in pista: da 1/125″ a 1/250″, a seconda della velocità.
  • Per una bicicletta in corsa: 1/45″ – 1/60.
  • Per un soggetto che corre: 1/15″ – 1/30″.
  • Per un soggetto che cammina: 1/4″ – 1/8″.
  • Per gli animali in movimento: da 1/200 a salire.

Per far ciò è consigliato utilizzare il monopiede o il treppiede per facilitarne la rotazione. Scendendo nel dettaglio della tecnica, il tempo di scatto deve essere breve, determinato dalla velocità dell’azione e dalla distanza del soggetto stesso: più è veloce il soggetto e più i tempi di scatto devono essere brevi. Ovviamente, il movimento del soggetto, variando in continuazione, ne comporta un cambiamento dei tempi di scatto. Anche l’apertura del diaframma è soggetta a variazioni, in base al fatto se si voglia o meno immortalare un dettaglio. Tuttavia per ottenere un buon panning, è consigliato adottare un diaframma abbastanza chiuso per ottenere immagini più dettagliate. L’uso di un teleobiettivo è consigliato, poichè corrisponde un ingrandimento maggiore dell’oggetto proporzionato ad una rotazione del busto e della reflex minore. Quindi è consigliato usare obiettivi che variano tra i 200-400 mm e 100-600 mm, possibilmente stabilizzato per ridurre l’effetto mosso del soggetto. In ultima analisi, l’inquadratura consigliata è quella perpendicolare all’azione, avendo così il soggetto sullo stesso piano della messa a fuoco. Altresì è consigliato avere una posizione che abbia un ampio raggio di azione per poter riprendere al meglio il soggetto. Con questi piccoli consigli, occorre solo scattare, essendo il “Panning” la tecnica del “moto”. Dare dinamicità alla fotografia: l’uso del panning. Fotografare il soggetto in movimento dandogli energia e carattere nel momento clou dell’azione.

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