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Fotografia: colori o bianco e nero?

Fotografia: colori o bianco e nero? Agli albori della fotografia, il colore non era suggestionabile con la pellicola  e non essendovi la scelta tra i multicolori o i monocromatici, per necessità la foto era in bianco e nero. La diffusione del digitale, ha permesso di aver maggior possibilità di cogliere la realtà nei modi più diversi ponendo la scelta del bianco e nero o del colore come una opzione stilistica. Ma a volte perchè si sceglie di scattare in black and white? I colori esaltano i dettagli catturando l’attenzione dell’osservatore ma è anche vero che il monocolore cattura interesse e oggi l’immagine digitale consente con più facilità di scegliere se è più idonea un’immagine a colori o monocromatica. Per prendere la giusta scelta, occorre basarsi su alcuni nozioni basilari. Occorre partire da un’analisi del colore che essendo un elemento forte, attrae l’attenzione dell’occhio ma nei casi di colori estremamente forti e brillanti come il rosso, possono creare distrazione distogliendo l’attenzione da altri particolari della foto stessa. Ad esempio in una foto come nella paesaggistica, magari in una foto al tramonto, l’effetto della luce al calar del sole diventa l’elemento principale della foto, divenendo il colore l’elemento filtrante del paesaggio scattato. Ma sempre in base ad un’attenta analisi della foto, bisogna porsi se la bellezza dell’immagine dipenda esclusivamente dai colori. Quindi si desume che il colore rappresenta la realtà dell’immagine evidenziata dalla luce usata per creare contrasti cromatici. Se pur è così, la scelta del bianco e nero diventa opinabile nel momento in cui i colori sono tenui o poco brillanti. Tutt’al più interagendo sulla retroilluminazione e contrasto delle luci e ombre il bianco e nero comincia a prendere “forma”. Pre-visualizzare l’immagine in bianco e nero è una capacità di osservazione che si acquista con l’esperienza. Il monocromatico risulta una caratteristica tale da rendere uniforme tutta l’immagine poichè con esso trovano maggior risalto i contorni, la tridimensionalità, le  caratteristiche dei materiali che formano l’oggetto diventando soggetti essi stessi. Elementi più inclini all’uso del bianco e nero sono la pelle umana, metalli, pietre, piante. Basilare dell’uso monocromatico è il contrasto della luce dove le zone molto luminose tendono ad essere bianche o quasi e le zone in ombra tendono verso il nero. Trasformando i colori in un”mondo” in bianco e nero, si ottiene altresì la semplificazione dell’immagine dando maggior possibilità agli occhi dell’osservatore una libera interpretazione. La fotografia è forma di arte e come tutte le forme di arte, raccontano sentimenti esprimendo l’umore, reso a sua volta ancora più tangibile dalla percezione della consistenza delle cose tramite il “tatto visivo”. Con l’esperienza, l’occhio riesce a percepire la qualità dell’immagine se è liscia o ruvida. Ancora con lo stile monocromatico, la creatività dell’artista ha più sbocchi per il semplice motivo che si porta l’immagine all’essenziale della sua conformazione, eliminando ogni confine spazio-temporale, portando l’immagine reale ad una resa astratta. L’ambiente circostante è la tela mentre il pennello è la reflex. Varie sono le opere che si possono riproporre con la fotografia. Questione sempre di lasciare libero arbitrio alla sperimentazione e alla pratica. Di contro, la stessa opera può essere realizzata con il multicolore che rappresenta per lo più la realtà nei suoi dettagli  dove oltre al contrasto, bisogna tener d’occhio anche la tonalità, la saturazione, i riflessi del colore e la variazioni della cromaticità. Qui il lavoro di post-produzione prevede una maggior attenzione perchè una regolazione errata può solo creare disturbo all’occhio. In ultima analisi, bianco e nero o multicolore che sia, è una scelta del fotografo in base a ciò che si desidera realizzare, dopo aver immaginato già nella testa lo scatto che viene poi messo in risalto dal lavoro di post-produzione che richiede pratica. Fotografia: colori o bianco e nero? Una scelta libera d’interpretazione che non pone ostacoli ma solo pratica e liberà di sperimentazione. A voi la scelta…  Le foto dell’immagine di copertina sono ad opera di Alessandro D’Alù e Roberto Rubino.

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