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Versicoli quasi ecologici…

E’ il titolo della poesia scelta dal MIUR per gli esami di maturità del 2017

E’ il titolo della poesia scelta dal MIUR per gli esami di maturità del 2017. L’autore si chiama Giorgio Caproni: poeta, critico letterario e traduttore italiano, nato nel 1912 a Livorno e vissuto a Roma, fino alla sua morte, a cavallo tra le due guerre mondiali. Il poeta esprime nella sua lirica il dualismo natura-uomo anteponendo l’importanza del primo elemento sul secondo, e dando una connotazione decisamente negativa all’uomo. La lirica in questione è un lamento senza speranza che si scaglia contro l’uomo, reso consapevole per aver dimenticato volutamente che tutto ciò che lo circonda: “il mare, il vento, la libellula, il galagone…” (immagini evocate nella lirica), siano manifestazioni della natura, l’uomo stesso è natura, e il poeta, con amara rassegnazione, colpevolizza il genere umano per aver tolto vitalità e purezza alla natura, rendendola a “res amissa”, a cosa perduta per scopi puramente economici. L’autore afferma con versi chiari e scorrevoli, che laddove finiscono gli elementi rappresentanti la natura come “l’erba, l’acqua etc…, finisce l’amore, e chi resta è destinato a vivere meccanicamente in “un paese guasto”, in un mondo privo d’amore, che trova nel finale della lirica solo tristezza e rassegnazione, nella consapevolezza che mai “la terra tornerà ad essere bella”, finchè ci sarà l’uomo a deturparla.

Scritto da Concetta Monteleone

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