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Fotografia faunistica: il ritratto animale

Fotografia faunistica: il ritratto animale e fa parte della fotografia naturalistica. Questo genere di fotografia emula il senso di libertà e trasmette l’amore verso la natura e verso la fauna che la coabita, instaurando un rapporto diretto con la natura stessa. Nello specifico, nella fotografia faunistica bisogna cercare di trovare l’empatia con un soggetto imprevedibile ed indubbiamente poco collaborativo, dove sono richieste anche una propria interpretazione e personalizzazione. Occorre avere anche una conoscenza del paesaggio in cui vive la fauna e conoscere le sue abitudini, quasi a prevederlo, “cogliendolo sul fatto”. Un genere fotografico di certo non facile ma estremamente bello e affascinante perchè ancora una volta, come accade nella macrofotografia e nella paesaggistica, il fotografo naturalista, entra a far parte di un mondo nuovo, che non gli appartiene, con le sue regole e le sue abitudini e che deve essere in grado di cogliere e rispettare, in silenzio. Ritrarre gli animali faunistici significa essere il “cacciatore del particolare”, evitando di essere per loro, un pericolo. Anche in questo caso, può succedere che sia l’attimo a richiamare il fotoamatore cogliendone lo scatto perfetto.

Fotografia faunistica: il ritratto animale
Fotografia di Dani Gonzalez Gonzalez.

Ma cosa occorre per effettuare la fotografia faunistica?

La fotografia faunistica, richiede attrezzature specifiche e la conoscenza delle tecniche fotografiche, oltre che la conoscenza del territorio e quella delle abitudini dell’animale da ritrarre. Ma andiamo con ordine cominciando dall’attrezzatura. In questo contesto fotografico, per cominciare,  è consigliato l’uso del teleobiettivo, se si è in possesso di una mezzo formato ( o APS-C) può andare bene un 18/300 ed il 28/300 per le full frame. E’ da precisare che esistono sia i teleobiettivi zoom che fissi. Con i primi, data la loro versatilità, è possibile puntare su un soggetto lontano, isolandolo dallo sfondo. Con quelli fissi, se pur è vero che donano all’immagine una qualità superiore, rappresentano un limite nella composizione e può comportare la perdita di alcuni scatti che possono rivelarsi belli, particolari e irripetibili, considerando il fatto che la fotografia faunistica è una fotografia d’azione. Un valido aiuto in questo genere fotografico è l’uso di un un robusto treppiede. E’ sempre consigliato scattare in modalità RAW per avere sempre una buona qualità e per essere agevolati nella fase conclusiva della post-produzione tramite l’uso di photoshop.

Fotografia faunistica: il ritratto animale
Fotografia di RajaniR Photography.

Inquadratura, luce e composizione

Come avviene nella fotografia domestica o Pet photograpy (fotografia degli amici a quattro zampe), per ottenere una foto d’autore, è consigliato fotografando dallo stesso “punto di vista” dell’animale, anteponendosi in corrispondenza del suo muso e dei loro occhi. Questo tipo di inquadratura consente di mettere meglio a fuoco il soggetto ed avere contestualmente, uno scatto nettamente migliore. In questo modo, la fotografia risulterà più dinamica. Trattandosi di fotografia naturalistica, occorre ricordare che la luce non è da trascurare in quanto è assolutamente consigliato scattare o nelle prime luci della mattinata oppure verso il tramonto, impostando l’ISO della vostra fotocamera con valori compresi tra 100 e 200. Così facendo si evita che con la luce del sole troppo alta, vi sia una sovraesposizione e che le ombre predominino sul soggetto. Fotografare utilizzando la giusta posizione, consente di avere anche una buona composizione. La regola dei terzi può essere una valida tecnica ma non sempre la si può applicare perchè la fotografia faunistica impone la capacità di saper cogliere l’attimo. Pertanto occorre cercare di prevedere l’azione dell’animale, mantenendo l’obiettivo fermo nel punto che si è scelto, in attesa che esso faccia la sua mossa. Tuttavia è consigliato anche cambiare la posizione da cui scattare, per evitare fotografie monotone e simili.

Modalità di scatto

Per quanto concerne le modalità di scatto, in generale occorre utilizzare tempi di scatto brevi come ad esempio 1/200 a salire. L’apertura del diaframma può essere più o meno chiusa e ritrovandosi in uno scenario all’aperto, può risultare gradevole la realizzazione del bokeh (mettendo in risalto il soggetto, sfocando lo sfondo). Ma le variabili sono sono diverse e quindi le regolazioni cambieranno in funzione della luce e dell’ambiente. Fotografia faunistica: il ritratto animale. Un genere fotografico adatto a chi ama la natura, che consente di stare a stretto contatto con la fauna, creando la giusta “familiarità” con il soggetto per portare a casa il tanto ricercato scatto, osservando l’animale con rispettoso silenzio.

L’immagine di copertina è stata scattata da Marco Vancini.

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